Tante persone, una sola cultura: la bellezza

Tante persone, una sola cultura: la bellezza  di Sara Cirone.

L’Università delle Persone e la Fondazione Enzo Spaltro presentano il IX Convegno di Primavera “Bellezza e Futuro” presso l’Hotel Dante di Cervia nelle due giornate del 23 e 24 marzo 2018.

La logica delle connessioni
La nostra epoca si contraddistingue per il passaggio evolutivo dalla logica conflittuale alla logica delle connessioni. Questo è il punto da cui partire per constatare e spiegare al tempo stesso un vero e proprio salto quantico nel pensiero dell’umanità. In altre parole, il sistema dualistico e conflittuale (quello delle guerre e della violenza) viene soppiantato dal sistema negoziale e relazionale con una logica collaborativa e di reciprocità.
Un pensiero olistico
Questa evoluzione del pensiero comporta l’assunzione di una prospettiva olistica, inaugurata da grandi pensatori come Bateson, Hillman, Jung, dove gli elementi di ogni sistema sono connessi fra di loro e connessi al tempo stesso ad altri elementi di altri sistemi a loro volta interconnessi. Questa prospettiva olistica e insieme la logica delle connessioni consentono di risolvere problemi contemporanei come la fame, l’educazione, la salute e l’aggressività, con modalità prima assolutamente impensabili e inimmaginabili.
Un nuovo apprendimento e l’associazionismo
La nuova dimensione dell’apprendimento è creativa e fa leva sulle persone come risorse per l’invenzione di nuovi saperi. Il nuovo apprendimento è quello di chi sa imparare ad imparare e di chi insegna ad insegnare. Ma non solo: il nuovo apprendimento è collettivo, per imparare insieme, in modo maturo e completo. L’associazionismo, in particolare, secondo Enzo Spaltro, si rivela uno strumento di libertà in grado di generare fiducia e di mediare tra il potere delle aziende e quello della politica.
La bellezza
La bellezza è insita nell’impronta creatrice, è originaria, ed è quella qualità che possiamo ricercare nelle persone, nell’ambiente e nelle relazioni che sono positivamente attraenti. Oggi la bellezza è presente allo stesso modo nell’intervento e nella cura che riponiamo nei confronti del mondo vivente, all’insegna della sostenibilità.
Tante persone, una sola cultura: la bellezza
Volontari, manager, direttori d’orchestra: tante esperienze diverse e multiformi unite da un’unica cultura della bellezza. La cultura della persona, dell’unicità e della dignità di tutte le persone, la cultura del dono e della comunità, la cultura della creatività e dell’invenzione, la cultura della valorizzazione dell’altro, la cultura della partecipazione e dell’accoglienza.
Le connessioni tra le idee
Tra i tre diversi tipi di connessioni importanti per il benessere umano, esistono le associazioni tra le idee di gruppo, futuro e bellezza. Alla luce di una particolare associazione, il chiasmo, che deriva dal greco e significa “incrocio”, verrà analizzata l’associazione tra due parole: “bellezza e futuro”. I temi saranno il futuro della bellezza e la bellezza del futuro.
Il chiasmo nell’incrocio di significati ci restituisce una nuova creazione, allo stesso modo in cui avviene una nuova invenzione culturale quando accettiamo il mistero come un concetto inestricabile dell’essere.
Il futuro della bellezza
Il primo risultato del chiasmo esprime preoccupazione attraverso la domanda: “cosa succederà alla bellezza nel futuro?”. Questo polo del chiasmo pone vincoli all’idea di benessere ridefinendo e riconcettualizzando i termini di malessere, benessere, bellessere, potere quantitativo e qualitativo, a somma zero ed a somma variabile, bontà e bellezza, vendetta e perdono, mito e gioco. In questo senso, occorre un nuovo modello di sviluppo che cominci con la considerazione dell’individuo, prosegua con il soggetto, continui poi col cittadino e infine comprenda la comunità.
La bellezza del futuro
Il secondo risultato del chiasmo tra bellezza e futuro è la bellezza del futuro: un’asserzione di bellezza relativa al futuro che è anche un’espressione di benessere. Infatti, il continuo rimbalzo tra oggettività fisica e soggettività psichica del tempo conduce a una definizione di benessere inteso come “possibilità e capacità di esprimere ed esprimersi”. Il polo assertivo ed espressivo di benessere della bellezza del futuro si declina con cinque dispositivi mentali (associazioni di idee): contagio positivo, lo stile, il chiasmo, il perdono e la scatola vuota o del mistero.
Management umanistico e connessioni
Sara Cirone nel suo intervento “bellezza e futuro nelle aziende” ci parla della sua esperienza di management umanistico. Proprio la società delle connessioni che stiamo vivendo ci porta direttamente alle fondamenta di questo modello di management attraverso i concetti comuni di bellezza e benessere, persona e comunità, che trovano insieme una naturale associazione recuperando la prospettiva di un sistema olistico e di un tutto interconnesso.
Vediamo come i confini tra management, sociologia, fisica, filosofia, siano in realtà inesistenti poiché soltanto insieme possono portare a un modello di conoscenza, di progetto e di futuro per le comunità e lo sviluppo della civiltà. 

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