Occorre una nuova visione positiva per guardare con entusiasmo al futuro.

Martedì 10 Ottobre 2017, ore 18.00. A Castel Bolognese, presso la Sala conferenze della Casa Editrice Itaca, si è tenuto il dibattito “ Persone-Impresa. Il cambiamento possibile” moderato da Eugenio Dal Pane Direttore editoriale di Itaca.

La presentazione del volume di Alessandra Lancellotti, Cambiamente, offre lo spunto per parlare di un nuovo approccio al management.

Ne parlano Alessandro Curti Sara Cirone.

Cambiare mente è possibile

Siamo nell’epoca del cambiamento. Siamo in una nuova stagione. Non c’è cambiamento se non si cambia la propria mente. Questa è l’interpretazione di Alessandra Lancellotti, psicoterapeuta e life coachNel suo libro Cambiamente afferma l’importanza di cambiare la propria mente per essere pronti ad affrontare le trasformazioni forti della civiltà intorno a noi.

L’odierna depressione diffusa ci rende manifesto il disagio relazionale, individuale, intrafamiliare e aziendale condiviso. Questo deriva dal fatto che non si trae fuori dalle persone il loro unicum, la loro genialità. Secondo l’autrice, anche nelle imprese il potenziale inespresso è moltissimo: oggi la sfida è proprio quella di fare esprimere questo potenziale.

Che cosa cambia nell’impresa del futuro

La crisi ci ha posto nuove sfide e ci ha concesso l’opportunità di ripensare l’azienda come prodotto e come processo. Da questa sfida, si genera la consapevolezza che sia effettivamente possibile un nuovo Rinascimento e un nuovo modo di fare impresa. Il tema della gestione del capitale intangibile come strumento di creazione di valore durevole nelle organizzazioni sia pubbliche che private diventa chiave nell’impresa del futuro.

L’impresa di domani sarà un’impresa di persone. Un’impresa che si propone come parco di persone riunite su un territorio. Persone unite da valori condivisi che cooperano al raggiungimento di un fine altrettanto condiviso. Un’impresa con un senso forte di appartenenza alla comunità locale. Un’impresa dove le persone si sentono realmente persone e dove i valori orientano la vita dell’impresa stessa all’interno dei propri territori. Questo è alimentato da uno stile di management partecipativo: una gestione che coinvolga le persone nei processi interni dell’impresa e nell’elaborazione delle sue strategie di gestione così come nella pianificazione e sviluppo economico del territorio insieme alle amministrazioni pubbliche.

 

Un nuovo management

Un’impresa così non è un’utopia: è quella che ci sarà domani seguendo un percorso di evoluzione sociale del tutto naturale. Si può realmente cambiare il modo di fare management: Sara Cirone si è impegnata ad applicare innovative tecniche di management e pianificazione strategica per un approccio sistemico alla gestione corporate. Un approccio dove la creazione di valore rappresenti una voce significativa nell’attività di un’azienda. Diventano importanti la qualità della vita, l’immateriale, l’intangibile che costituiscono parte essenziale nel processo di creazione di valore aziendale. Ne seguiranno allora ricadute significative nella reputazione, nel valore del brand e nel valore economico corporate.

Management umanistico e territorio

Nell’impresa del futuro il business troverà un’integrazione forte con il patrimonio territoriale in cui nasce e si sviluppa l’impresa. Una sinergia intensa a cui si associa un concetto di benessere diffuso: dentro e fuori dall’impresa, al centro di questi due mondi è sempre il cittadino. Il cittadino che passa da un mondo della vita fuori dell’impresa a un mondo della vita dentro l’impresa e in tutti e due trova qualità, piacere e benessere.

L’impresa del futuro non avrà più lavoratori ma cittadini. Solo questa è la premessa della felicità nell’azienda e della qualità della vita nei territori: l’armonia col tutto è essenziale. Occorre una nuova visione positiva per guardare con entusiasmo al futuro.

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