PIU’ VELOCI DELL’IGNORANZA

Molte professioni di oggi non esisteranno più, mentre ne sorgeranno di completamente nuove”: è un fatto ormai acclarato che il mercato del lavoro è in evoluzione. Sempre più studiosi, infatti, ci hanno dimostrato attraverso le più svariate ed autorevoli ricerche, come nel futuro le competenze che saranno richieste per poter essere spendibili dal punto di vista professionale saranno molto diverse da quelle di oggi.

I progressi della tecnologia, l’invecchiamento della popolazione, l’attenzione al benessere delle persone e dell’ambiente stanno già determinando la nascita di quelli che diventeranno i lavori del futuro.

Una nuova realtà si sta imponendo e quindi diventa importante immaginare nuovi modi per rispondere ai nuovi bisogni che stanno emergendo.

Diventa allora sempre più importante per poter cogliere le nuove opportunità che nasceranno individuare le skill necessarie per affrontare questo cambiamento.

Il boom del digitale

Sicuramente la rivoluzione digitale, che come abbiamo visto ha subito un’accelerata anche grazie al Sars-Cov2, ha dato vita a nuove abitudini che richiedono competenze sempre più verticali e specializzate, specialmente legate al mondo del web.

In questo ambito, per esempio, nuove professioni che si vanno affermando sono quelle del Web Content Editor, che produce contenuti e genera dibattito attraverso tutti i canali disponibili, e del Digital Strategist. Sempre più spesso, infatti, le strategie aziendali passano attraverso figure che sappiano coniugare conoscenze di marketing tradizionale a conoscenze di web marketing e social media strategy. Il web, infatti, è la nuova piazza su cui le persone si ritrovano, dialogano, si scambiano informazioni ed opinioni, acquistano e vendono. Diventa dunque molto importante per le aziende non trascurare questo luogo di socialità e andare a posizionarsi nella rete, entrando in contatto con la propria audience e creando con essa un rapporto di fiducia. È così che un altro dei lavori che saranno sempre più richiesti sarà quello del Community Manager, il cui compito è proprio quello di gestire, moderare e amministrare le community online.

Così come, per la sempre crescente affermazione del digitale nella nostra vita di tutti i giorni, nuove professioni emergenti sono quelle del Digital Strategist, che prepara la strategia di promozione sulla rete, del SEO Specialist, in grado di ottimizzare i contenuti dei siti per il posizionamento nei motori di ricerca, il Digital PR, in grado di creare relazioni con i protagonisti del web (influencer, blogger, giornalisti, ecc…); l’ E-Reputation Manager, che ha il compito di analizzare la reputazione online delle aziende ed escogitare modi per migliorarla; il Web Analyst, che svolge un compito fondamentale come quello di raccogliere, analizzare e interpretare i dati provenienti dalle attività sul web, come i dati delle conversioni, del traffico, delle campagne e studiare le performance dei diversi canali online.

Le professioni green

Oltre al digitale, l’altro grande campo di sviluppo delle nuove professioni è quello della Green Economy. Le aziende, sempre più spesso, sono alla ricerca di figure professionali che coniughino competenze tradizionali con skill che hanno a che fare con sostenibilità e circolarità. È il caso del cuoco sostenibile, un professionista della preparazione del cibo attento ai marchi di qualità, alle produzioni biologiche e a km zero, alla riduzione degli sprechi. Così come saranno sempre più richiesti meccatronici green, capaci di coniugare meccanica ed elettronica per applicarla ai motori in modo da renderli più performanti ed efficienti; esperti in gestione dell’energia, giuristi ambientali, informatici ambientali, specialisti in contabilità verde, ingegneri energetici, ecc… tutte professioni che passeranno da una visione tradizionale ad una innovativa e proiettata verso l’attenzione nei confronti degli impatti ambientali.

L’allungamento della vita media

La vita media sarà sempre più lunga e questo comporterà la nascita di nuovi mestieri in grado di rispondere alle esigenze di una popolazione sempre più avanti nell’età. Tre esse, una figura particolarmente interessante è quella dello scenografo dei ricordi, un professionista in grado di ricostruire ambienti scenografici immersivi in cui le persone potranno rivivere sensazioni legate al passato, coniugando la capacità di disegnare gli ambienti con le competenze di storico dei costumi e con la capacità di ascolto mirato tipica dei terapeuti per capire a quale decennio ispirarsi per rendere felice il cliente.

Il ruolo della comunità

Anche il tema della comunità sembra essere tra quelli più interessanti per il futuro. Si moltiplicano gli esempi di comunità virtuose, autonome dal punto di vista energetico, autosufficienti dal punto di vista delle risorse alimentari e sociali. Servirà dunque qualcuno in grado di coordinare tutte queste risorse in maniera efficiente, dotato di capacità matematiche, contabili, di relazione e di fare network. È la figura del coordinatore di comunità.

AI, Big Data, Sanità del futuro

Altri ambiti che vedranno una crescita esponenziale di richieste saranno quelle della robotica, dell’intelligenza artificiale, dei Big Data, della Cybersecurity e di tutte quelle professioni sanitarie legate alle nanotecnologie mediche e al benessere dei pazienti.

È così che saranno richieste figure di guida sanitaria, cioé esperti dei processi interni agli ospedali che sappiano accompagnare i pazienti e le loro famiglie nei reparti e nelle decisioni, agevolando il ricovero ospedaliero e domiciliare (che sarà sempre più incentivato e assistito da tecnologie).

Così come tra qualche anno non sarà così infrequente avere a che fare nelle case con assistenti robotici che accudiranno persone bisognose di assistenza. Per questo si svilupperanno addetti alla selezione del personale robot, in grado di adeguare la macchina alle esigenze della famiglia.

Esperto di benessere aziendale

L’altro fronte di sviluppo sarà quello all’interno delle imprese, che avranno necessità di semplificazione (e a questo proposito saranno sempre più richiesti i semplificatori, figure incaricate di razionalizzare i metodi di lavoro) e di assicurarsi i migliori talenti, per conquistare i quali saranno individuate persone dedicate, che dovranno intrattenere i collaboratori con attività divertenti e benefit diversi da quelli monetari, comunicare e rendere condivisi i valori aziendali e creare un ambiente e un clima di lavoro piacevole. Questo professionista avrà entusiasmo, creatività e capacità simili a quelle dell’organizzatore di eventi e a quelle dovrà integrare competenze in organizzazione del lavoro, formazione, sociologia, psicologia.

E’ in atto un’evoluzione importante per i singoli e per tutto il sistema Paese. Il sistema dell’istruzione e delle Università  è pronto e preparato alla formazione di queste nuove figure professionali? Le nostre aziende sono pronte ad assumerle? Le nostre amministrazioni sono pronte a riconoscerle? O ci vorranno 20 anni per dare loro un albo, ove necessario,  o semplicemente un adeguato spazio normativo contrattuale? Quanto conta il dinamismo nell’organizzazione dei sistemi sociali e quanto invece la burocrazia e la resistenza crea diseconomie, diseguaglianze, malessere e solitudine? Ancora una volta non è solo una rivoluzione tecnico-professionale ma soprattutto una rivoluzione culturale. Ce la faremo a correre più veloci della nostra ignoranza e della nostra incapacità di convivere pacificamente coi giovani, con i disoccupati, con le diversità, con le nuove idee senza rivendicare i tempi andati e imporre gavette durissime per cercare di rallentare l’evoluzione dei sistemi e tenere tutto sotto controllo?

SARA CIRONE GROUP SRL SOCIETÀ BENEFIT

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